9.
                Basaluzzo quale è attualmente
              
              Osservazioni filologiche sul nome di Basaluzzo 
              
              Questo Comune di cui nei precedenti capi, pazientemente abbiamo 
              tracciata la storia, sta bene che ora lo descriviamo quale è 
              attualmente ai giorni nostri, e prima di tutto osserveremo le subite 
              variazione del suo nome attraverso più di venti secoli. Non 
              ci consta il nome Celtico che avesse ai tempi degli Statielli perchè 
              di loro nessuna storia ci rimane; però successivamente troviamo 
              la sua denominazione latina nell'epoca della Repubblica e dell'impero 
              Romano cui già ne tenemmo parola nel capo II di questa storia, 
              ed era "bis Lucus" che in idioma italiana significa Doppio 
              bosco e per trovarsi appunto la giacitura di questo paese fra il 
              bosco che formava le sponde del Lemme e quello della Selvosa Orba 
              era propriamente applicato . Avvenuta poi l'invasione dei Goti il 
              nome di Bis Lucus venne un po' barbarizzato nella storia e lo appellarono 
              "Bacia Lucos" così si osserva nella storia d'Acqui 
              Statiellorum di Guido Biorci. Seguirno poi altre denominazioni di 
              barbari che vien meglio barbarizzavano i nomi dei paesi e venne 
              detto "Badalucium ligurum" così lo troviamo presso 
              lo storico Casalis Goffredo. Col sorgere poi della favella di Dante 
              si chiamò Basaluzzo come ancora oggidì noi lo appelliamo. 
            
             Dipendenza amministrativa giudiziaria ecclesiastica di Basaluzzo
            Basaluzzo è Comune appartenente al Mandamento di Capriata 
              d'Orba del Circondario di Novi Ligure formante parte della vasta 
              e forte provincia di Alessandria, e ciò dal lato amministrativo. 
              Giudizialmente per le cause di minor valore dipende dal locale Giudice 
              Conciliatore e per quelle superiori alle lire 100 dal Pretore di 
              Capriata. In prima istanza, e per cause non competenti del Pretore 
              mandamentale, da capo al Tribunale civile e correzionale di Novi 
              Ligure. In seconda istanza ricorre alla Corte di Casale e definitivamente 
              alla Cassazione di Torino. Le cause penali vengono disucsse nanti 
              il Pretore di Capriata presso il Tribunale di Novi Ligure o dalla 
              Corte d'Assise di Alessandria, secondo la maggiore o minore entità 
              dei reati. Ecclesiasticamente poi Basaluzzo obbedisce al Vescovo 
              di Tortona come sempre obbedì salvo un'interruzione di pochi 
              anni come già abbiamo annotato nell'epoca della Rivoluzione 
              Francese. Ora per il Vicario dipende da Novi Ligure, e dico ora 
              giacchè prima della soprressione temporanea della nostra 
              Diocesi e pur dopo il locale Prevosto andava insignito della carica 
              di capo Pieve o vicario. 
             Giacitura dell'abitato di Basaluzzo
            Giace su altipiano a circa cinque chilometri a mezzanotte di Capriata 
              ed a sei chilometri a levante da Novi Ligure e dista dal Capoluogo 
              della Provincia chilometri diciotto e dalla città di Ovada 
              chilometri diciasette. A tutti questi importanti punti, Basaluzzo 
              è allacciata o da Ferrovie o da Tramvia a vapore a scartamento 
              ordinario. È posto a cavallo della Via Provinciale che scorre 
              da Novi Ligure e tende sulla destra sponda dell'Orba, ad Ovada attraversando 
              tutta la via maestra dell'abitato che vien chiamata Umberto I. Stà 
              sulla destra dell'Orba e passando il Lemme, che scorre a fianco 
              del suo abitato, sopra un solido ponte in cotto e pietra di sette 
              arcate il quale venne riconosciuto nel 1868 in sostituzione di un 
              altro di cui chi scrive ancora ricorda la bellezza non che il suo 
              estetico disegno. Era in ghisa, sospeso con spranghe di fero che 
              erano annodate dalla parte superiore a due slanciate arcate delle 
              luce libera ciascuna di metri 41,50, per cui la totale lunghezza 
              del ponte si era di metri 83 tutta sorretta e collegata con quattordici 
              mila robuste viti. L'ardito autore di questa lodevole opera era 
              l'Ing. Francesco Giordano. Riusciva un ponte veramene estetico per 
              l'armonia che in esso si ammirava in tutte le sue parti. Fu parere 
              di molti intellettuali, che se fosse stato di tre arcate anzichè 
              due, non sarebbe stato travolto dalle onde furiose che straordinariamente 
              si ingrossarono nella notte del dieciotto settembre 1867. In quelle 
              ore medesime veniva pure rovinato il ponte in cotto di Silvano Sopra, 
              il Piota sullo stesso stradale. L'abitato di Basaluzzo consta di 
              360 case in cui abitano quattrocento famiglie che in totale costituiscono 
              la popolazione di più di 2000 anime. L'attuale nomenclatura 
              delle contrade è la seguente. Via Umberto I che attraversa 
              tutto l'abitato dalle prime case a levante e sensibilmente contogendosi 
              sbocca nel vallone rasentando a diritta la Chiesa Parrocchiale ed 
              il Castello ed a manca la casa comunale. Vi è la contrada 
              Palestro, quella di Solferino e di Orazio Zuccoti, quella dei Bianchi 
              e di S. Rocco, di Fresonara e quella di Francavilla. Nell'antico 
              Basaluzzo nella località deta il Vallone vi è la contrada 
              apellata "sopra le ripe" e quella detta del Canevaro che 
              rasenta la Canonica e sbocca davanti il castello e quivi confondasi 
              collo stradone provinciale.
             Territorio e acque che vi scorrono sopra
            Al sud-est di Basaluzzo, mette foce nel Lemme il torrente Riazzo 
              il quale proviene dalle colline che fanno una semi-corona alla città 
              di Novi Ligure, formando una valletta con un terreno leggermente 
              pronunciato tra la collina ed il piano, e vi scorre in un fondo 
              ricoperto di prai, campi, mentre sui pendii vegetano ubertosi vigneti. 
              L'acqua poi che solcano nel pendio settentrionale di Novi Ligure 
              formano sul territorio Basaluzzese sulle vicinanze della Cascina 
              Zenarota, una convalle a rive scarponate unite prendono il nome 
              di Riocervino il quale scorre poi sulle fini di Bosco e di Fresonara. 
              In questo territorio scorre pure il territorio detto Acquanera che 
              discende da levante e sbocca a ponente nel Bedalotto. Il rio valmorta 
              che discende nei pressi della Gasparina ed attraversa l'abitato 
              di Basaluzzo. Il Riassetto che sega la strada comunale di Francavilla 
              e si imette nel Lemme; il Rio Tiglieto, il Rio Biscia, il Rio Mesengo 
              tutti questi mettono foce nel Lemme ed altri di minore importanza. 
            
             Torrente Lemme dalla sua scaturigine sino alla foce a Basaluzzo
            Il principale torrente che lambe Basaluzzo si il Lemme; esso scende 
              dalla Bocchetta e dal monte Lecco, s'ingrossa a sinistra dei rii 
              de' molini di Voltaggio, bagna Fiaccone, Voltaggio, ove accoglie 
              sulle due rive parecchi influenti fra cui a sinistra il rio Marzone, 
              nato dal Montobbio e dal Monte Brisco; procede in seguito a Carosio 
              ed a Gavi, e s'impingua di altri rigagnoli; indi bagna le villate 
              di Alice, Zerbetta e la Centuriona; poi sotto, a destra, accoglie 
              il torrente Neirone scaturito sopra a Pratolungo il quale cinge 
              il forte di Gavi, e mette poscia nel Lemme alle falde del monte 
              Mesma, ove viene sormontato dalla via Provinciale di Novi. Seguita 
              poi le terre di Bisio e Francavilla, più sotto a destra si 
              fa tributario di sue acque il Riotorto, il quale è anch'esso 
              formato da più rii, nati dal Monte Mesma, e da quelli adiacenti 
              a Tassarolo, Serravalle e Novi che tutti poi a Pasturana mettono 
              nel Riasco; il quale tributa le sue acque al Lemme presso Basaluzzo; 
              così vieppiù impinguato si sposa con le onde dell'Orba 
              precisamente nel punto in cui i due alvei confusi vengono attraversati 
              da una robusta palafitta di oltre trecento metri lineari le quali 
              alimentano il canale o roggia che venne riscattata dal Sommo Pontefice 
              Papa Pio V Boschese a prò dei terrieri del suo mandamento 
              . 
             Superficie del suo territorio e coltivazione
            La superficie del suo territorio misura ben mille quattro cento 
              settantaquattro ettari. La proprietà è abbastanza 
              frazionata ed è divisa su articoli del ruolo dei terreni 
              e sopra articoli sul ruolo dei fabbricati. Si coltiva da questi 
              operosi laboriosi ed intelligenti agricoltori il grano, la meliga, 
              i marzaschi; vi sono lussureggianti vigneti e vaste praterie. Vegetano 
              bene, l'acacia il pioppo, ed il gelso e vi si curono abbastanza 
              con profitto i bachi da seta i di cui bozzoli con molta comodità 
              vengono smerciati nello stesso paese. Confini territoriali Il territorio 
              di Basaluzzo confina coi seguenti Comuni e cioè: con Fresonara, 
              Francavilla, Bosco, Novi Ligure, Pasturana, Capriata d'Orba e Predosa. 
            
             Ferrovia - Tramvia - Strade comunali e provinciali
            Dalla parte a mezzanotte dell'abitato di Basaluzzo vi è 
              collocata la stazione ferroviaria e Tramviaria, nella quale lodevolmente 
              funziona quale Capo stazione dall'epoca di sua costruzione (16 Ottobre 
              1881) il sig. Carlo Rocca. Questa tramvia a scartamento ordinario 
              a vapore parte da Novi e giuntaa Basaluzzo scende in val d'Orba 
              e mette capo ad Ovada percorrendo diciasette chilometri. Alla stazione 
              di Basaluzzo i diparte dai binari della Tramvia, ai quali è 
              allacciata, la Ferrovia di quarta categoria che tende alla stazione 
              ferroviaria dello stato, di Frugarolo scorrendo dieci chilometri 
              con fermate a Fresonara ed a Bosco. Oltre alla comoda viabilità 
              che presenta a questo fortunato paese la via provinciale che lo 
              attraversa, vi ha pure quella di scegliere fra vetture a cavallo 
              per trovarsi in pronta rapida e sicura comunicazione col centro 
              di Provincia e del Circondario come pure colla regina della Val 
              d'Orba che è Ovada. Notisi ancora che a favorire il commercio 
              e l'agricoltura sua sulla Tramvia che sulla Ferrovia accenntate 
              scorrono Vagoni merci delle Ferrovie dello Stato per cui Basaluzzo 
              con tutta agevolezza può fare gli scambi delle sue derrate, 
              ed importazioni di Guano e concimi etc. ad incremento della patria 
              agricoltura a cui con lodevole slancio gli abitanti diligentemente 
              attendono. Aggiungasi in fine che a questa stazione vi è 
              unito un servizio Telegrafico sia per la linea di Ovada non che 
              di quella di Frugarolo che mette capo a Novi, però il servizio 
              è limitato ai bisogni che il servizio delle linee richiedono 
              e non al pubblico. Pare però che il Comunale consiglio di 
              Basaluzzo seriamente si occupi onde appianare le difficoltà 
              per ottenere la spedizione governativa di dispacci. Nel punto in 
              cui scrivo queste memore vengo accertato che detta pratica è 
              giunta al suo termine, per cui dell'Ufficiale di posta verrà 
              fatto regolare servizio diurno Telegrafico governativo per il pubblico. 
              Fra le strade comunali si annoverano quella che tenda a Fresonara, 
              quella che mette a Pasturana, quella che si dirige a Pozzolo, e 
              quella che addita Francavilla. Oltre di queste il Comune di Basaluzzo 
              vien favorito da uno stradone provinciale, che lo mette in comunicazione 
              con tutti i paesi collocati alla destra dell'Orba sino ad Ovada 
              e raggiunge in questo punto, la governativa Ferrovia Genova-Ovada-Acqui 
              ed Asti. Ora mi sarà permesso perciò di fare questo 
              ragionamento. Se un potente veicolo di civiltà sono le comode 
              strade le quali assomigliano ai nervi che legano le lontane membra 
              al corpo che è l'Italia; mi vien di logica congettura che 
              il Comune di Basaluzzo, con tanta comodità di vie, di vario 
              sistema, abbia dinanzi a sè un florido avvenire, se l'attività 
              dei suoi robusti abitanti non sarà per venir meno nella ben 
              iniziata patria agricoltura. 
             Poste e telegrafo
            Il servizio postale vien disimpegnato fedelmente dal signor Campi 
              Giovanni il quale riveste i voluti requisiti e ne è l'ufficiale 
              postale e telegrafico. Le corrispondenze partono ed arrivano tra 
              volte al giorno il trasporto di esse e dei pacchi postali è 
              fatto dalla Ferrovia e dalla Tramvia per contratto stabilito tra 
              la Società ed il Ministero dei Lavori Pubblici e quello delle 
              poste e telegrafi. L'ufficiale postale dal primo Giugno di quest'anno 
              1895 viene incaricato anche del servizio telegrafico governativo 
              diurno. 
             Istruzione pubblica
            Vi sono in questo Comune quattro scuole, due maschili e due femminili; 
              alle due dei maschi, l'insegnamento viene impartito nella casa già 
              di Orazio Zuccotti, del cui lascito il Municipio percepisce lire 
              Mille duecento annue, in alleviamento del suo bilancio, in forza 
              di sentenza della Ec. Corte di Casale in data 25 Febbraio 1887. 
              Le due femminili sono collocate nella casa Municipale e lo stipendio 
              di queste viene interamente sopportato dal Bilancio comunele. I 
              signori maestri attuali ne sono Don Giacomo Zuccotti e Coda Enrico. 
              Le egregie maestre sono la sig. Adele Rocca nata a Cartasegna e 
              la signorina Lucia Rocca.
             Liste amministrative pubbliche
            Sotto l'impero della legge del 24 Settembre 1888 la lista od elenco 
              degli elettori amministrativi di questo Comune raggiungeva il numero 
              di 411 elettori amministrativi è di quello di 356 elettori 
              politici; questa era formata in base alla legge 10 febbraio 1859. 
              Ora in forza della recente 11 Luglio 1894 n°. 287 le due liste 
              amm. e pol. subirono le restrizioni seguenti: 
              Lista politica elettori N. 
              Lista amministrativa N. 
            
              Proprietà stabili e redditi del Comune
            Questo Comune ha in proprietà i seguenti beni stabili e 
              sono: la cascina detta la serba che frutta al bilancio attivo del 
              Comune la somma di Lire 1700 (Mille settecento) La proprietà 
              del Molino dal quale percepisce l'annuo reddito di lire 2700 (Duemila 
              settecento) Possiede pure il forno Comunale che è sito sulla 
              piazza Mazzini al numero civico [...] Più il Pubblico peso 
              che stà in principio alla via Umberto I a destra di chi vien 
              per la strada prov. da Novi. Possiede pur anche una ampia e comoda 
              casa comunale ove hanno sede gli Uffici di Segreteria del Catasto, 
              la Scuola di Musica, le due scuole femminili etc. Oltre di ciò 
              gode di oltre 124 lire di censi attivi e percepisce dal demanio 
              la somma annua di lire 600 (seicento). 
             Sodalizi cittadini e religiosi Opere Pie
            Evvi in questo Comune una Società Filarmonica fondata dal 
              1857. Ne fu principale il sig. Dardano Giovanni che fu parecchie 
              volte pur Cons. Com. ed attualmente copre la carica di R. Giudice 
              conciliatore della società che porta il titolo della Fratellanza 
              Operaia Basaluzzese sorta nell'ottobre 1878 di cui venne proclamato 
              presidente Onorario a vita il conte Pinello dopo tre anni dalla 
              sua fondazione, venne nominato qual Presidente effettivo il sig. 
              Carlo Rocca sempre confermato sino al dì d'oggi. Fra i sodalizi 
              religiosi, vi è eretta nella Parrocchia la Compagnia del 
              SS. Sacramento, la Compagnia del SS. Rosario. Altra Compagnia della 
              dottrina cristiana. Nell'oratorio poi di S. Antonio abate tiene 
              la sua sede la Confraternita ononima. Tutti quesi sodalizi religiosi 
              sono riconosciuti come enti morali e ciascuno, ha redditi propri, 
              data da secoli la loro esistenza. Unico recente sodalizio si è 
              quello delle figlie di Maria di recente fondazione dall'attuale 
              Prevosto Don Pietro Bisio. Evvi anche una Congregazione di Carità 
              ed un lascito pio a favore dei meno abbienti, di questi ne parleremo 
              nella seconda parte.
             Illuminazione
            Dodici fanali a petrolio illuminano i più necessari ponti 
              del paese, ma però si sente ancora il bisogno di aumentare 
              il numero, per disporli là dove l'ubiquità più 
              lo richiede. 
             Fiere
            Si fanno due fiere nel corso di ogni anno, una il giorno successivo 
              alla festa di S. Gioacchino. L'altra dopo la ricorrenza della Madonna 
              del Rosario, in Ottobre. La prima riesce molto di più frequentata 
              dai commercianti, mentre la seconda succedendo in epoca in cui tutti 
              sono intenti nella semina del grano riesce meno frequentata. 
             Regolamenti comunali
            Il Comune di Basaluzzo ha i seguenti regolamenti municipali in 
              vigore e sono. Regolamento d'igiene Pubblica approvato con decreto 
              Ministeriale - Roma 5 Febbraio 1876. Reg. di Polizia Urbana approvato 
              - Roma 10 Gennaio 1877. Reg. pel servizio mortuario approvato - 
              Roma 21 Luglio 1876. Reg. di Polizia Rurale approvato dalla deputazione 
              provinciale - Alessandria 18 Ottobre 1879. Regolamento per le guardie 
              campestri approvato il 26 Luglio 1880. 
             Conclusione del Capo nono ed ultimo di questa prima parte
            Dal sin qui riferito in questo capo nono, ben puossi inferire che 
              il Comune di Basaluzzo dal lato economico gode di una tale prosperità 
              finanziaria per cui ben puossi annoverare fra i èiù 
              agiai della nostra Provincia. L'averlo poi conservato ognora in 
              queste buone condizioni finanziarie-economiche certamente ci rivela 
              un fatto che ridonda ad elogio dei suoi amministratori e questo 
              fatto, di encomio, merita di essere registrato dalla storia imparziale. 
              Prova ne sia che ai giorni nostri ha un bilancio che si aggira su 
              per giù sulle L. 18,315, ed ha solo L. 5000 di sovrimposte. 
              Arrogi ancora che il Comune non è gravato da nessun debito. 
              È ben lieto perciò il compilatore di queste storiche 
              memorie di renderle di pubblica ragione. Elenco dei nuovi consiglieri 
              comunali e provinciali nominati il 16 Giugno 1895 in virtù 
              della Legge 11 Luglio 1894 n°. 187 CONSIGLIERE PROVINCIALE DOT. 
              CAMAGNA CARLO rieletto L'attuale consiglio comunale riuscì 
              così formato e cioè dai signori Cami Alberto, Zuccotti 
              Alberto, Bianchi Pio, Rocca Carlo, Gemme Bartolo, Forlano Giovanni 
              Battista, Paleari Giovanni, Forlano Giuseppe, Cavanna Luigi, Colombo 
              Severo, Moncalvo Giuseppe, Bavastro Antonio, Lago Carlo, Bianchi 
              Alfonso, Sordi Ubaldo*.